QUALI NOVITÀ HA PORTATO IL 2022 E QUALE DIREZIONE STA PRENDENDO IL MERCATO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
Dopo due anni di pandemia il mercato del riciclo dei rifiuti ha dovuto affrontare diverse sfide: dall’accumulo in tutto il mondo dei rifiuti derivanti dalla plastica, al mercato altalenante del riciclo della carta fino alla crescente domanda di produzione di biogas e biometano per rispondere alla crisi energetica europea e portare a una transizione ecologica più rapida. Per iniziare il 2023, abbiamo pensato di raccogliere alcune informazioni interessanti sul mercato del riciclo dei rifiuti dello scorso anno e alcune statistiche sull’andamento dei prossimi anni.
Rifiuti derivanti dalla plastica: l’India ha introdotto il divieto della plastica monouso
Le statistiche indicano che l’India genera circa 3,5 milioni di plastica all’anno. Circa il 40% viene depositato in discarica e quasi il 60% dei rifiuti di plastica raccolti non viene riciclato. Tuttavia, a partire da luglio 2022, l’India ha introdotto il divieto di plastica monouso, come i bastoncini di plastica, le cannucce, i piatti, le tazze, i bicchieri e le posate e gli imballaggi per alimenti. È ancora presto per osservare il reale impatto del divieto sul mercato, ma sembra che le piccole imprese e i produttori abbiano difficoltà a sostituire la plastica con materiali ecologici. Inoltre, in alcuni casi l’utilizzo di materiali ecologici comporta un incremento dei prezzi per il consumatore finale. Pertanto, sarà necessario del tempo per notare un cambiamento dovuto alla nuova legge. Inoltre, sarà interessante osservare le soluzioni che verranno adottate dai grandi produttori di plastica monouso per adattarsi all’iniziativa.
La plastica è uno dei materiali sul quale si concentrano molte iniziative di riciclo a livello mondiale proprio per le previsioni di incremento nella produzione. Difatti un rapporto dell’OECD, pubblicato nel 2022, prevede che la produzione di plastica triplicherà entro il 2060 a livello globale nel caso in cui i programmi e le politiche sul riciclo di questo materiale non vengano accelerati. Di sicuro dovranno essere apportati anche cambiamenti significativi nel modo in cui produciamo, acquistiamo e utilizziamo la plastica e nei metodi di recupero, altrimenti il riciclo non sarà una soluzione sufficiente.
Riciclo della carta
La carta in generale ha uno dei più alti tassi di riciclo. In Europa, la CEPI (Confederation of European Paper Industries) di Bruxelles ha stimato un tasso di riciclo del 71,4% lo scorso anno (due punti percentuali in meno rispetto al 2021) mentre negli Stati Uniti, ad esempio, nel 2021 il tasso di riciclo della carta era del 68%.
Tuttavia, l’Europa ha l’obiettivo di raggiungere un riciclo dell’85% entro il 2030. Produttori e operatori del mercato sono ottimisti, in quanto vorrebbero superare la percentuale e raggiungere il 90% di carta riciclata nei prossimi anni. È un obiettivo concretamente raggiungibile? Probabilmente sì, se si considera che la sola Italia ha raggiunto un tasso di riciclo della carta dell’87,3% nel 2021 e si appresta ad accelerare tale processo grazie ai fondi europei del programma PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Smaltimento dei rifiuti alimentari: come sfruttare gli scarti alimentari
Il cibo continua a essere la più grande fonte di rifiuti a livello globale. Non sono solo i consumatori finali, ristoranti e rivenditori, a sprecarlo, ma spesso una buona parte dello spreco deriva dai processi agricoli e per motivi di sicurezza alimentare.
La questione accresce di anno in anno con l’incremento costante della popolazione che lo scorso novembre ha raggiunto gli 8 miliardi di persone. Un rapporto del Programma ambientale delle Nazioni Unite nel 2021 ha rivelato che più di 900 milioni di tonnellate di cibo vengono buttate via ogni anno a livello globale, con il 61% proveniente dalle famiglie, oltre il 25% dai servizi di ristorazione e il 13% dalla vendita al dettaglio. Il piano è di dimezzare lo spreco alimentare dei consumatori entro il 2030.
I rifiuti alimentari sono una grande risorsa per la produzione di biogas e biometano e questo è un mercato in ulteriore espansione soprattutto in Europa dove ci sono circa 20.000 impianti che forniscono gran parte dell’energia europea in Germania, Francia, Italia e paesi del nord Europa. Oltre a ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas naturale, il mercato garantirebbe anche una transizione più rapida verso un’economia circolare e a vantaggio anche dell’ambiente.
Rifiuti derivanti dall’alluminio: un mercato in crescita
L’Europa detiene il tasso di efficienza di riciclo (RER) più alto al mondo, recuperando l’81% dei rottami di alluminio potenzialmente disponibili nella regione. L’Italia dà il buon esempio quando si tratta di riciclare l’alluminio dagli imballaggi, con un tasso di riciclo del 67,5% della sua produzione totale di alluminio.
A livello globale, si prevede che il mercato crescerà a un CAGR dell’8,16% dal 2021 al 2030 e questo significa che presumibilmente produrremo meno metalli primari e ridurremo l’inquinamento.
Biomassa per produrre Energia
Si prevede che il mercato della biomassa crescerà sulla base di un crescente bisogno di fonti energetiche alternative. Sebbene sia soprattutto l’Europa ad aver affrontato la crisi energetica nell’ultimo anno, la necessità di utilizzare la biomassa sta crescendo sia negli Stati Uniti che nell’Asia Pacifica.
Tornando in Europa, secondo un rapporto dell’UE, la biomassa è la principale fonte di energia rinnovabile nell’Unione Europea, con una quota che tocca quasi il 60% per il riscaldamento che diventa così l’ambito in cui viene maggiormente impiagata. Nonostante ci sia un’immediata necessità nel ridurre l’uso di combustibili fossili oltre che raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, la Commissione europea sta cercando di imporre nuove regole riguardanti soprattutto la biomassa derivante dalle foreste. Lo scorso dicembre è stato deciso che la biomassa derivante dalle foreste deve rispettare alcuni criteri di sostenibilità riguardanti le modalità con cui viene raccolta e sfruttamento del suolo. Tuttavia, la questione non è molto chiara al momento, quindi vedremo come agiranno i produttori e gli utilizzatori della biomassa.
Quale è la direzione del mercato?
Al momento si prevede che il mercato del riciclaggio dei rifiuti crescerà da quasi 58 miliardi di dollari nel 2021 a 88 miliardi entro il 2030 con un CAGR del 4,8%. La crescita si basa sull’aumento del volume dei rifiuti, sulla rapida urbanizzazione e industrializzazione e sulla crescente consapevolezza della protezione ambientale.
Diverse sono le tecnologie a disposizione per il recupero dei i materiali più preziosi, difatti Ecostar da sola fornisce al mercato del riciclo soluzioni di vagliatura innovative da più di 25 anni, ma abbiamo bisogno di maggiori investimenti in infrastrutture e programmi di riciclo per coinvolgere le persone e mostrare i vantaggi del riciclo a lungo termine.