L’India può avere città più pulite con una corretta separazione dei rifiuti solidi urbani

Nell’articolo precedente abbiamo approfondito il tema della gestione dei rifiuti in Asia, con un’occhiata agli attuali problemi più complessi da affrontare e ai paesi leader, visti come lungimiranti, nei progressi della raccolta e recupero dei rifiuti. Oggi ti portiamo in India dove la Missione Swachh Bharat (l’impegno dell’India nell’accelerare la transizione verso un’efficace gestione dei rifiuti solidi) – è in atto e ha già prodotto dei risultati. Partiamo da come i rifiuti solidi urbani vengono gestiti oggi per arrivare agli obiettivi definiti dalla Missione Swachh Bharat con le iniziative già in atto senza dimenticare i risultati prodotti dalle soluzioni Ecostar. In particolare, il vaglio a dischi dinamici è una delle soluzioni più adottate in India per trattare i rifiuti solidi urbani.

Come vanno gestiti i rifiuti solidi urbani in India

Molte sono state le sfide che l’India ha dovuto affrontare in fatto di raccolta e gestione dei rifiuti per parecchio tempo. La maggior parte di esse derivava dalla mancanza di politiche, dall’inefficienza nella gestione dei rifiuti o dalla difficoltà di fornire programmi di sensibilizzazione sociale per gli abitanti e in generale una mancanza di infrastrutture e tecnologie. Tutto ciò ha condotto ad un tasso di raccolta e recupero dei rifiuti molto basso. Inoltre, un punto da non sottovalutare è la popolazione in costante crescita, nel 2020 aveva raggiunto i 1.380 miliardi di persone, che mette a dura prova ulteriormente la situazione già complicata.

Gli studi dimostrano che circa 0,15 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani vengono generati quotidianamente nella sola India urbana, mentre 62 milioni di tonnellate di rifiuti vengono generati ogni anno. Di questi solo il 68% viene raccolto e il 28% viene riciclato o convertito in energia, mentre il resto finisce nelle discariche o inceneriti all’aperto. Pertanto, si può capire la necessità di implementare un programma nazionale come Swachh Bharat Mission, altrimenti il volume dei rifiuti andrebbe presto fuori controllo. Senza dei programmi di raccolta e gestione dei rifiuti, il rifiuto solido urbano raggiungerà i 165 milioni di tonnellate entro il 2031 e i 436 milioni di tonnellate entro il 2050.

Secondo i dati della Banca Mondiale, in India nel 2016 il 75% dei rifiuti solidi è stato depositato nelle discariche a cielo aperto e solo il 5% è stato riciclato. Dunque, si potrebbe affermare che il sistema di gestione rifiuti è poco efficace. Plastica e rifiuti alimentari sono le fonti di rifiuti principali dell’India, difatti ogni anno vengono generati 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica e ogni persona getta circa 50 kg di cibo all’anno che vanno ad aggiungersi al 40% del cibo che viene sprecato prima di arrivare al consumatore. I rifiuti organici sono circa tra il 40% e il 60% del totale dei rifiuti solidi urbani.

La Missione Swachh Bharat

Lanciata nel 2014, la missione ha condotto a risultati significativi e per incrementarli è stata lanciata nell’ottobre 2021 la fase 2.0 destinata ad accrescere i successi già presenti e raggiungere un obiettivo finale: città senza rifiuti.

È un piano quinquennale implementato per:

  1. Accelerare la raccolta dei rifiuti porta a porta, dimostratasi efficacia, per raggiungere un tasso di raccolta del 100%;
  2. Porre maggiore enfasi sulla separazione dei rifiuti alla loro fonte tra frazioni umide e secche;
  3. Convertire i rifiuti in materiali dal valore aggiunto;
  4. Gestire efficacemente i rifiuti derivanti da costruzioni e demolizioni;
  5. Ridurre la plastica monouso;
  6. Bonificare le discariche preesistenti e riconvertirle in aree verdi.

La buona notizia è che alcune delle iniziative hanno già iniziato ad essere attuate. Ad esempio, lo scorso luglio, l’India ha imposto il divieto di plastica monouso come cannucce, posate e pellicole da imballaggio. I produttori di plastica hanno espresso però il loro disappunto sia perché devono ridurre la produzione sia perché oggi sono alle prese con un cambiamento della produzione in tempi troppo rapidi, ma la legge è stata applicata.

E gli impianti di CSS e i cementifici?

Raggiungere gli obiettivi prefissati non sarà facile e questo l’industria del cemento in India lo ha già compreso. Difatti, negli ultimi anni l’industria si è rivelata la soluzione adatta per evitare che i rifiuti non -riciclabili finissero nelle discariche, trasformandoli in combustibili alternativi riducendo in questo modo l’uso di quelli fossili. I dati rilevati dalla Missione Swachh Bharat mostrano che in India la frazione non riciclabile/combustibile (CSS) rappresenta il 10%-20% della composizione dei rifiuti solidi urbani.

Tuttavia, molti rifiuti solidi urbani non vengono separati alla fonte e il materiale che giunge negli impianti ha un alto contenuto di umidità e di conseguenza un basso potere calorifico. Questo significa che la qualità finale del CSS è alquanto inferiore. Una soluzione per ottenere un CSS di qualità superiore è un’accurata separazione del materiale dalla frazione organica può essere eseguita con una tecnologia di separazione a due o tre frazioni. Una soluzione che Ecostar fornisce con successo al mercato indiano da 10 anni e che ha dimostrato la sua efficacia ancora e ancora.

Come la tecnologia del vaglio a dischi dinamici è diventata la soluzione preferita per il trattamento dei rifiuti in India?

Ecostar sostiene l’industria indiana del riciclo dal 2012 quando il primo vaglio a dischi dinamici stazionario Hexact è entrato nel mercato. Le esigenze dell’operatore per quanto riguarda il vaglio erano chiare: una separazione di alta qualità delle frazioni umide e secche per produrre CSS e una macchina che avrebbe avuto successo con i materiali umidi e allo stesso tempo avrebbe gestito i materiali che tendevano ad attorcigliarsi o intasare il sistema. Un sistema in grado di trattare circa 30 T/H, circa 280 giorni/anno. È così che è iniziata la collaborazione di Ecostar con gli operatori indiani. La prima fornitura è stata un Hexact 5000 inserito in un cementificio nello stato Madhya Pradesh, lavorando in linea con un trituratore M&J, RSU da trasformare in CSS.

Quali i vantaggi che hanno condotto il cliente ad ottenere i migliori risultati in fatto di separazione?

  1. La tecnologia Dynamic Disc Screening grazie alla quale i materiali vengono trattati più velocemente (1m/sec) raggiungendo un livello di produttività fino a 60 T/H per quanto riguarda l’RSU. La tecnologia è talmente efficiente da consentire l’installazione di motori elettrici a bassa potenza da 7,5 kW che si traducono in un consumo energetico del -70% rispetto alle tradizionali tecnologie di vagliatura;
  2. I componenti e i materiali di alta qualità con cui è costruito il vaglio donano lunga vita al prodotto con una riduzione dei costi di manutenzione e massima affidabilità;
  3. La macchina può essere configurata con diverse dimensioni del disco per vagliare al meglio il materiale specifico sia esso RSU, rifiuti organici, rifiuti commerciali o industriali;
  4. 300% delle spese generali fisse in meno grazie alla compattezza del vaglio che richiede meno spazio e minori costi di investimento;
  5. Il sistema anti-attorcigliamento e anti-intasamento che riduce le possibilità del materiale di avvolgersi attorno ai dischi.

Oggi, l’Hexact funziona ancora alla stessa capacità di 30 T/H. L’India dispone di circa 50 vagli Ecostar che lavorano in diversi cementifici in tutta il paese fornendo una separazione di alta qualità tra vecchi e nuovi RSU. Il vaglio a dischi dinamici continua a funzionare ad alti livelli e fornisce agli operatori risultati ottimali sia in termini di separazione che di capacità produttive.

Come possono gli operatori indiani entrare in contatto con gli esperti di Ecostar per approfondire le soluzioni e le tecnologie Ecostar in base alle loro esigenze?

Ecostar sarà presente ad IFAT India dal 28 al 30 settembre presso lo stand B15 dove gli esperti in materia saranno a disposizione per fornire tutte le informazioni sui vagli fissi e mobili che possono operare direttamente in discarica o essere inseriti in una linea fissa, nuova o già attiva. I visitatori potranno vedere le macchine Ecostar in azione, lavorando da sole o in linea /in loop con i trituratori, con diversi materiali. Inoltre, sarà possibile avere tutti i dettagli sulle tecnologie Dynamic Disc Screening e Hyper Dynamic Disc Screening appositamente progettate per migliorare il trattamento del materiale, trasformandolo così in una fonte preziosa e redditizia.

I vagli Ecostar sono i migliori nel trattamento di RSU, CDR / CSS, rifiuti organici, rifiuti commerciali e industriali, ceneri e C&D.

Vieni allo stand Ecostar per incontrare i nostri esperti e per trovare la miglior soluzione per le tue necessità.